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I lati positivi (seconda parte)

4/5/2020

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Ognuno vive questo periodo a suo modo. 
Io mi sono divertito a unire le sensazioni, giorno dopo giorno, dalle prime raccomandazioni ai veri e propri divieti di uscire. 

​Limitandomi a osservare e vivere. ​
Ecco la seconda parte della mia personale rubrica "I lati positivi"

Guardiamo i lati positivi (Cap XV)

Troppo facili le foto ai piatti pieni e belli!
L'immagine perfetta del piatto è quella più brutta da vedere.
Vuoto, leggermente sporco.
Vissuto!

"Sono il vuoto, non sono diverso dal vuoto,
​né il vuoto è diverso da me; in realtà il vuoto sono io
"
(Jack Kerouac)
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XVI)

Sabato sera a casa, che fare?
Guardare un film mai visto ad esempio?
No!

Rivediamo Aprile, che per qualche insana ragione mette buon umore! 🙄

"Muscoli! Così non ti vengono quelle spallucce vittimiste dei tennisti italiani, che perdono sempre per colpa dell'arbitro, del vento, della sfortuna, del net... sempre per colpa di qualcuno, mai per colpa loro!"
(Nanni)

Guardiamo i lati positivi (Cap XVII)

Da qualche giorno girano in rete fake news
(e a ruota stupidi post acchiappa like...)
sul disimpegno di associazioni
come EMERGENCY e Medici Senza Frontiere.

Abbiamo i mezzi per informarci e verificare, quindi prima di condividere cazzate meglio fare un giro sui siti dei diretti interessati
(che nel caso specifico stanno dando aiuti enormi contro il Covid-19)

Ecco, in tutto questo gran casino, per me
​Emergency resta un punto di riferimento.
Il buon esempio.

"L'importante è capire fino in fondo che se ci sono persone che hanno bisogno di essere curate questo vada fatto"
(Gino Strada)
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Guardiamo i lati positivi (Cap XVIII)

"ascolta, dato che di partire qui non se ne parla, portami tu un po' di regioni, uniamolo questo paese!"

Ed ecco il risultato!
(estrema curiosità per quell'Aglianico Terre di Cosenza!)

"Camminare con quel contadino
che forse fa la stessa mia strada,
parlare dell'uva, parlare del vino
che ancora è un lusso per lui che lo fa
"
(Rino)
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XIX)

Oggi è il compleanno di Milena
ma sono giustificato se non le ho comprato il regalo!

Vorrà dire che passeremo il tempo a guardare vecchie foto.

Oppure ad ascoltare finalmente le registrazioni del suono del mare che faccio ogni anno da quando mi hai chiesto di portarcelo a Milano.

​Che può sempre servire nei momenti difficili.
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XX)

Mi manca girare a zonzo per le vie di Milano, mi mancano le presentazioni, gli eventi, il contatto con i "miei" autori
​e il collettivo UNDERGROUND?

Ma non avevo mai letto Montale col sole in faccia sulla "ringhiera", sorseggiando un buon vino e spiando i (limitati) movimenti dei vicini. 😂

E in fondo nemmeno il violento e costante soffritto dei filippini del piano di sotto mi turba troppo!

In un silenzio surreale, ma a suo modo interessante.
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XXI)

Oggi il sole è caldo.
E mette buon umore, nonostante tutto.

Non ho voglia di leggere i tuttòlogi di economia,
vi preferisco quando spiegate come fare un piatto tipico di una regione
​in cui non siete mai stati!

Meglio osservare i piccioni che ormai dominano indisturbati la città, oppure le farfalle.
Spuntano pure loro adesso.

"Di dove i colori gentili delle farfalle, e la loro abilità al volo?
Sono figlie di una mosca e di un fiore
"
(Primo Levi)
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XXII)

Anche se si è serenamente atei, in fondo questo Cristo ci è simpatico (come quando giudica la sua generazione, ad esempio).

E questi giorni sono inevitabilmente, per tutti, associati alla convivialità.
Per noi terroni anche al viaggio, al ritorno al Sud.

Una delle ultime belle uscite prima dei domiciliari
collettivi risale al solito 11 gennaio.
Quando in piazza Duomo ci si ritrova ogni anno
per ricordare De André:
"Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te
"

Non sono giorni sempre facili,
ma con Faber, Guccini, vino e pesce, si raddrizza sempre tutto.

E anche questi cortili milanesi ormai da tempo sono una mia casa.
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XXIII)

“Vorrei che fosse stupendo e irrinunciabile come un 25 aprile”

E come ogni anno è necessario mettere una linea sempre più netta
tra noi e i fascisti.
Che ci sono sempre stati e sempre ci saranno,
seppur con forme e nomi diversi.
Seppur ridicoli come quelli di oggi.

Anche se chiusi in casa (non usciremo no, ma le parole di Mentana le condivido totalmente) rivendichiamola questa preziosa diversità.

Anche su web, chi riesce (non me ne vogliate ma le iniziative virtuali su questa data mi attirano molto poco, io aspetto con pazienza di tornare al 25 aprile urlato, sudato, vissuto).

Si avvicina il 25 aprile, nonostante tutto.
​
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XXIV)

25 aprile.
Questa data è un valore.

E tra i tantissimi anziani morti in questo tremendo periodo
c'è anche la memoria di quegli anni.
Abbiamo il dovere di preservarla e tramandarla.
Siamo tutti coinvolti.

È una sofferenza non poterci ritrovare in strada.
In un corteo dove sai di incontrare sempre amici.

Ma questa data non verrà mai strappata dal calendario.
Né da un virus, né dall'idiota di turno.

"I partigiani sono le migliori persone che abbiamo avuto. Finché non torneranno donne e uomini come loro, sarà difficile che il 25 aprile festeggeremo qualcos'altro"

Buon 25 aprile.
A tutti, anche a quelli che non sanno ancora dire grazie.
Foto

Guardiamo i lati positivi (Cap XXV)

In questi difficili giorni arriva una buona notizia:
​un ragazzino permaloso mi ha bloccato su Twitter!

“Io mi dico: è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati
”
😂

Guardiamo i lati positivi (Cap XXVI)

Lavoro.
Sia da dipendente che da “imprenditore”.
E sono consapevole di essere fortunato.

Con la casa editrice cerchiamo di tenere un occhio aperto sul mondo intorno. E su quello che sarà.
Ad esempio ci è arrivato questo testo.
Maurizio che dici?
​Lo pubblichiamo?

"Basti ricordare le crisi commerciali, che nei loro ritorni periodici sempre più minacciosamente mettono in forse l'esistenza di tutta la società borghese. Nelle crisi commerciali viene regolarmente distrutta una gran parte non solo dei prodotti già ottenuti, ma anche delle forze produttive che erano già state create. Nelle crisi scoppia un'epidemia sociale che in ogni altra epoca sarebbe apparsa come un controsenso:
l'epidemia della sovrapproduzione.
La società si trova improvvisamente ricacciata in uno stato di momentanea barbarie; una carestia, una guerra generale di sterminio sembrano averle tolto tutti i mezzi di sussistenza; l'industria, il commercio sembrano annientati, e perché?
Perché la società possiede troppa civiltà, troppi mezzi di sussistenza, troppa industria, troppo commercio
”

Buon Primo Maggio.

Foto
Foto di Lewis W. Hine (Ragazzi in una miniera di Carbone in Pennsylvania, 1911)
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