|
|
Mi viene in mente quel film di Ettore Scola, “Concorrenza sleale”. Uno dei personaggi, interpretato dal bravissimo Augusto Fornari, a un certo punto diventa così tifoso del fascismo da arruolarsi. Ma è così incapace di prendere posizioni, così poco autoritario, che alla fine per errore si ferisce da solo con un fucile. Ecco, oggi mi viene in mente questo personaggio. Lo vedo spesso (più su web che in strada, ma il passo può essere breve). Ma non mi spaventa. Perché la società che combatte, per fortuna, è migliore di lui. E forse pure più numerosa, anche se soffre di solitudine ultimamente. Ma capita di incontrarci, un po’ alienati eppure uniti, in qualche modo. Con un pugno chiuso sulle note di Varsavia di Pierangelo Bertoli, con la cassiera che ti offre una birra per scusarsi della lunga attesa. Con il goffo signore che mangia patatine a sbafo ma ti guarda con complicità e dice “te lo passo io il piatto, se non ci aiutiamo tra noi compagni…” e poi va via. Con i canti sulla Resistenza in luoghi chic della Milano da bere che spesso tira fuori un cuore dal colore giusto, al posto giusto. Esiste insomma una massa di persone che ha semplicemente voglia di condividere, di condividersi. Ma non con un click. Ah, quel pugno chiuso era accompagnato da un grido “non si deve ballare questa, una canzone così politica non si balla mai! Ricordatevelo!“ Ecco, ricordiamocelo, che a furia di ballare sul mondo rischiamo di farlo rotolare male chissà dove.
0 Comments
|
Archivi
Marzo 2024
|