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![]() “Io sono arrivato, come esule, in un Paese che aveva fatto la guerra partigiana, difeso uno statuto dei lavoratori. Sono arrivato in un Paese che era molto simile a quello che sognava Allende in quel momento lì. Oggi viaggio per l’Italia e vedo che l’Italia assomiglia sempre di più al Cile, nelle cose peggiori del Cile…” SANTIAGO, ITALIA parla di noi. Nel bene e nel male, una buona abitudine del Maestro Moretti. C'è una scena dove istintivamente ho messo una mano sul cuore: all'improvviso sul grande schermo compare Gian Maria Volontè, durante una manifestazione a sostegno del popolo cileno costretto a lasciare la propria Terra. Uno degli intervistati parla della sorpresa provata nel vedere quell'attore famoso in prima fila, commosso davanti alle loro storie. Per qualche secondo il volto e la voce di Volontè tolgono il fiato, è come essere insieme a lui e ai cileni. Pochi, preziosi, secondi che valgono oro. Il film è intenso, consiglio a tutti gli esseri umani di guardarlo. E l'attivismo di Volontè mi porta, ancora una volta, a riflettere. Pare che il set di “Giordano Bruno”, del 1973, fosse pieno di profughi cileni ai quali Volontè cercava di procurare lavori, anche come comparse: “Alcuni di loro interpretavano i cardinali dell’Inquisizione e durante le pause delle riprese vedevi questi sudamericani vestiti da prelati che leggevano ‘l’Unità’”. FONTE ALBERTO CRESPI Ecco cosa vuol dire #PrenderePosizione: avere un ruolo nel mondo al di fuori del proprio, fare qualcosa di utile per la collettività. Vale per gli artisti, ma, soprattutto, per noi semplici cittadini.
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Marzo 2024
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